Documenti sec. XVI

 

Bolla di Papa Leone X – 21 agosto 1520

 

Archivio Capitolar, Liber Instrumentorum, Lett. A p./c. 39

Papa Leone Papa impone un canone perpetuo sul palazzo e collegiata di San Lorenzo in Damaso, fabbricato ex novo dal Cardinal Raffaello Riario in favore della Mensa, del capitolo, dei Canonici e dei proprietari di botteghe e case danneggiati dalla costruzione del nuovo palazzo, 12 settembre 1520

Il documento, indirizzato a Raffaele Riario, vescovo di Ostia e Diacono Cardinale di San Giorgio al Velabro, per graziosa concessione apostolica, permette al neo nominato Arcipresbitero di San Lorenzo in Damaso di demolire l’antico Palazzo in cui egli stesso abitava, per costruire un nuovo “insigne, e sontuoso” Palazzo nel medesimo luogo.

Nell’atto a tutela delle parti sono previsti i seguenti accordi:

  • mantenere le botteghe e le attività artigiane poste nel piano terra del detto Palazzo, con gli stessi accordi e garanzie tra locatore e locatario, a favore del Capitolo, Mensa e Canonici
  • ricostruire il nuovo Palazzo e Chiesa dalle fondamenta
  • far sì che il nuovo Palazzo sia molto sontuoso
  • contribuire con una somma di denaro congrua a compensazione delle case abbattute.
  • che tali impegni siano mantenuti anche dagli eredi e successori del detto Raffaele Riario

Datazione: Roma, presso San Pietro, 1520, 12 Kalende settembre, pontificato nostro anno VIII

 

 

Leone X (Giovanni de’ Medici, 1613-1521)

Nato a Firenze con il nome di Giovanni De’ Medici l’11 dicembre del 1475, era il secondo figlio di Lorenzo il Magnifico e di Clarice Orsini, destinato dal padre alla carriera ecclesiastica e nominato cardinale, in totale segreto, all’età di soli tredici anni. Ricevette una raffinata istruzione umanistica, grazie a Marsilio Ficino e al Poliziano, molto edotto in teologia e diritto canonico. Inizialmente dedito alla carriera politica affiancata alla ascesa in Curia, governò Firenze con il fratello Giuliano, ma dovette fuggire nel 1494 quando fu proclamata la Repubblica. Si rifugiò a Roma nell’attuale Palazzo Madama di sua proprietà, e si concentrò sulla sua carriera ecclesiastica. Eletto papa nel 1513 – con il nome di Leone X – visse una difficile situazione politica, in equilibrio tra l’ Inghilterra di Enrico VIII e la lotta furiosa tra Spagna e Francia per il dominio della penisola. Leone X cercò di mantenere buoni rapporti con entrambe le potenze per salvaguardare l’indipendenza dello Stato della Chiesa e rafforzare il dominio dei Medici sulla città di Firenze e nel resto dell’Italia. Concluse nel 1517 il Concilio Lateranense V, e pubblicò la bolla Exurge Domine con la quale minacciava di scomunicare Lutero. Fu un papa umanista che protesse la cultura e gli artisti ma la sua passione innata per le bellezze dell’arte gli procurò critiche eccessive, poiché incarnò più di ogni altro papa gli ideali dell’Uomo del Rinascimento. Morì a Roma il giorno 1 dicembre 1521 in modo improvviso: si parlò di avvelenamento, ma un’autopsia escluse l’ipotesi. La sua salma è sepolta nell’imponente tomba nel coro della chiesa di santa Maria sopra Minerva, a Roma. A Lui dobbiamo, tra le altre cose, la costruzione del magnifico palazzo della Cancelleria e della Chiesa di San Lorenzo in Damaso, riferimento cittadino dei quartieri più popolosi della Città.

_____________________

 

Libro dei conti – sec. XVI

 

 

 

 

_____________________

 

Libro dei conti 1554-1570